Oggi più che mai ci troviamo ad affrontare un processo di digitalizzazione e innovazione unico che, giornalmente, traccia i suoi passi, entrando nelle nostre azioni quotidiane.
Nel corso degli anni, abbiamo vissuto una grandiosa evoluzione dell’industria, che ci sta portando, oggi, a parlare di industria 5.0 e di rivoluzione e trasformazione digitale abilitata al 5G.
Questi progressi stanno trasformando, giorno dopo giorno, le nostre città e il lavoro, aprendo nuove modalità di fruizione alla cultura, al turismo, allo sport e non solo, e tracciando dei nuovi successi per l’industria manifatturiera italiana.
Industria 5.0
A differenza della precedente Industria 4.0, che si concentra sulla digitalizzazione e automazione dei processi, l’Industria 5.0 punta ad una nuova dimensione, rivolgendosi all’integrazione dei valori e delle capacità umane (conoscenza, creatività e ingegnosità) all’interno dell’ambiente di produzione tecnologico.
La quinta rivoluzione industriale valorizza dunque l’interazione uomo-macchina, ridefinendo così un nuovo paradigma per l’automazione industriale e l’efficienza dei processi, dove la tecnologia e l’essere umano lavorano fianco a fianco per creare un futuro produttivo più sostenibile, efficiente e personalizzato.
Una vera e propria “simbiosi strategica”, dove ciascuno svolge ruoli complementari.
In tale contesto, la Commissione Europea ha stilato delle linee guida da applicare nell’ambito dell’Industria 5.0, con l’obiettivo di rendere tale rivoluzione portatrice di vantaggio economico e di benessere ad ogni cittadino, valorizzando:
- centralità del capitale umano (è la tecnologia a doversi adattare alle esigenze dell’uomo)
- sostenibilità ambientale (attuazione di processi di economia circolare)
- resilienza della produzione industriale alle crisi economiche, adattandosi a processi flessibili
L’integrazione di tecnologie avanzate dell’Industria 5.0 migliora significativamente la produttività delle aziende, dove la sinergia tra macchine e persone rende i processi produttivi più efficienti e meno time consuming, permettendo all’uomo di concentrarsi su attività di valore superiore.
Chiaramente, muovere i propri passi verso l’Industria 5.0 richiede una forza lavoro altamente specializzata e impianti consoni a sostenere compiti di tale portata.
Per questo è necessario che le imprese forniscano una formazione qualificata, che renda i lavoratori autonomi nel gestire la collaborazione con le macchine.
Il Governo Italiano, in tal senso, ha introdotto il Piano Transizione 5.0 con una dotazione complessiva di € 6,3 miliardi, volto a sostenere la digitalizzazione e l’innovazione delle imprese italiane che acquistano impianti produttivi e software che, non solo migliorano l’efficienza operativa e la competitività aziendale, ma puntano a ridurre il consumo energetico e a migliorare la qualità del lavoro.
Trasformazione digitale abilitata al 5G
Nell’ambito dell’Industria 5.0 un ruolo importante è rappresentato dall’Intelligenza Artificiale, che consente alle macchine di apprendere, analizzare e fornire informazioni preziose all’ottimizzazione del lavoro.
In tale contesto, il 5G si presenta non solo come una evoluzione delle prestazioni di reti mobili, ma come una vera e propria piattaforma tecnologica abilitata per applicazioni industriali avanzate.
Secondo un rapporto condotto del Centro Studi TIM, l’adozione di tale tecnologia in una prospettiva quinquennale (2025-2030), permetterà di massimizzare gli standard di sicurezza e affidabilità, aumentando l’efficienza operativa delle imprese manifatturiere italiane fino al 30%, con un ROI superiore al 100% e generando un beneficio diretto sul PIL italiano tra € 3,7 e € 4,3 miliardi.
L’adozione del 5G nelle industrie, oltre che rappresentare un motore fondamentale per l’innovazione digitale, sta producendo effetti indiretti sull’ottimizzazione dei processi, riduzione dei costi e integrazioni con tecnologie complementari (cloud, AI, IoT, robotica collaborativa, realtà aumentata, etc.), che renderanno gli impianti produttivi italiani ancora più “smart” e interconnessi.
Servizi turistici
Spostandoci dall’ambito industriale e guardando a quello turistico, anche qui il digitale sta compiendo dei passi importanti.
Molti italiani, infatti, ritengono che l’innovazione digitale stia trasformando positivamente anche questo settore, dichiarando di utilizzare app e siti web per la prenotazione delle proprie vacanze, poiché migliora l’esperienza di scelta e acquisto. Per questo motivo risulta necessario, oggi, per gli operatori del settore, cogliere tale segnale e rimanere al passo coi tempi.
In questo contesto, l’AI gioca un ruolo fondamentale per contrastare il fenomeno dell’overtourism che colpisce molte città italiane, e non solo: sfruttare il potenziale di questa tecnologia significa gestire in modo più equilibrato i flussi turistici, migliorando l’esperienza di viaggio e generando benefici per l’ambiente, l’economia locale e le comunità di residenti.
Conclusione
La rivoluzione digitale sta, giorno dopo giorno, cambiando radicalmente il volto dell’industria e dei settori di servizi italiani: se colta in maniera propositiva, può portare ad una crescita delle imprese e contribuire al miglioramento della qualità della vita.
Pronti ad affrontare questa rivoluzione, con gli strumenti giusti?